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In arrivo la carne creata in laboratorio: nei ristoranti entro fine 2018

Entro la fine dell’anno potrebbe essere disponibile la carne creata in laboratorio: i primi prodotti animali creati in vitro potrebbero essere una soluzione alla riduzione del riscaldamento globale

Carne “pulita” sulle nostre tavole entro la fine del 2018: è quello che sostiene l’azienda JUST che si occupa di produrre prodotti animali in laboratorio a partire dal prelievo delle cellule staminali del bestiame durante la biopsia, lavorate nei laboratori per alcune settimane e creare così bistecche, crocchette di pollo e salsicce realizzate in modo da non avere un impatto sul riscaldamento globale.

Secondo l’azienda, sostenuta dagli animalisti, i prodotti di origine animale creati in laboratorio potrebbe arrivare presto negli Usa e in Asia, per quanto vi siano difficoltà legate soprattutto alla riluttanza delle persone ad ingerire un prodotto animale diverso da quello derivante dagli allevamenti tradizionali, benché secondo un sondaggio un terzo degli americani vorrebbe portare sulle proprie tavole una carne più pulita. Il problema di comunicazione e opinione pubblica dunque è il primo rispetto alla diffusione di una carne fatta in laboratorio, insieme all’approvazione di alcune normative che potrebbero ritardare di anni l’inizio della distribuzione da parte delle aziende come JUST e la Mosa Meat, che ha realizzato il primo hamburger in laboratorio del mondo. Un altro problema deriva dagli elevati costi di produzione: al momento per produrre circa 450 grammi di carne servono quasi duemila euro, ma si stima che i prezzi crolleranno quando le tecniche di produzione saranno più semplici.

Ma, oltre le difficoltà logistiche, a sostenere salsicce e bistecche prodotte in laboratorio vi sono le associazioni per i diritti degli animali che investono nella carne in vitro perché la produzione di carne rispettosa dell’ambiente sia possibile. L’allevamento degli animali infatti incide molto sull’inquinamento globale: il bestiame emette metano da cui deriva l’effetto serra, mentre i fertilizzanti e la pulizia del terreno rilasciano carbonio nell’atmosfera. Producendo totalmente i prodotti animali in laboratorio si ridurrebbero le emissioni del 14,5 per cento, quelle che appunto derivano da mantenimento e consumo del bestiame, capace di inquinare più dei trasporti.

Photo credit: Pixabay.it