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Fertilità maschile: l’inquinamento minaccia gli spermatozoi

L’inquinamento e l’aumento delle temperature influiscono negativamente sulla fertilità maschile, causando il dimezzamento della conta degli spermatozoi. Le Pm10 tra le cause principali.

 

Secondo una ricerca dell’Università cinese di Hong Kong che ha coinvolto 6.500 uomini tra i 15 e i 49 anni, la fertilità maschile nella società occidentale odierna sarebbe a rischio. I ricercatori hanno rilevato che negli ultimi quarant’anni circa la conta degli spermatozoi nel liquido seminale si è dimezzata, compromettendo la fecondità degli uomini. Secondo lo studio, nel 60% dei casi la causa è da individuarsi nell’inquinamento atmosferico, in particolare nelle polveri sottili Pm10, ma la fertilità maschile sarebbe compromessa anche dall’innalzamento delle temperature, dovuto al riscaldamento globale.

Secondo quanto riportato nel rapporto dell’IPCC – Intergovernmental Panel on Climate Change, nel corso del XX secolo la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di 0.74 ± 0.18 °C, con una concentrazione del fenomeno negli ultimi quarant’anni. I cambiamenti climatici influiscono negativamente sulla produzione del seme maschile. Anche l’esposizione continua e prolungata a fonti di calore o radiazioni può incidere, soprattutto per professioni come quelle dell’operaio e del cuoco.

Ciò che incide in misura maggiore sono, però le polveri sottili, le cosiddette Pm10.  “L’inquinamento atmosferico è il più grande rischio per la salute ambientale del mondo” ha dichiarato Lao Xiang Qian, autore principale dello studio e ricercatore presso l’Università di Hong Kong. Chi si trova in zone ad elevato inquinamento ambientale, inevitabilmente inala particelle fini contenenti sostanze chimiche tossiche come i metalli pesanti, che finiscono prima nei polmoni, per poi entrare in circolo nel flusso sanguigno, fino ad arrivare a coinvolgere anche lo sperma. “Il numero di spermatozoi e altri parametri dello sperma sono stati associati plausibilmente a molteplici influenze ambientali, tra cui sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino, pesticidi, calore e stile di vita, tra cui dieta, stress, fumo e indice di massa corporea” ha concluso Lao Xiang Qian.

Photo Credits: Pixabay / Flickr