Allarme alimentare, Listeria nella vellutata di zucca

Allarme alimentare, Listeria nella vellutata di zuccaAllarme alimentare, Listeria nella vellutata di zucca

Disposto da parte del Ministero della Salute il ritiro di un lotto di vellutata di zucca e carote in cui è stata riscontrata la presenza di listeria

Nuovo allarme alimentare con l’inizio del 2018: il Ministero della Salute ha disposto infatti il ritiro di un lotto di vellutata di zucca e carote del marchio Bellavita, in cui è stata riscontrata la presenza del batterio di Listeria monocytogenes.

Commercializzata dall’azienda Pagnan Srl, che ha sede ad Asolo in provincia di Treviso, la vellutata di zucca contaminata è quella venduta in confezioni da 550 grammi, appartiene al lotto L32117E con scadenza al 17 maggio 2019. Il Ministero invita a chiunque avesse acquistato il prodotto a riportarlo nel relativo punto vendita per la sostituzione o il rimborso; a seguito della segnalazione del Ministero la catena di supermercati Cadoro ha provveduto al richiamo del lotto interessato.

La presenza accertata del batterio di Listeria monocytogenes negli alimenti è stata tra le cause principali di richiami alimentari nel corso del 2017 da parte del Ministero della Salute: risale al 13 dicembre 2017 il richiamo di un lotto di provola del marchio F.lli Gentile in cui era stata constatata la presenza del batterio. Presente nell’acqua, nel terreno e nella vegetazione in generale, e nelle feci di diversi animali, il batterio di Listeria provoca la Listeriosi, e può contaminare alimenti come ortaggi, latte, formaggi molli e carne poco cotta. I sintomi dell’infezione, in generale rara e poco acuta, riguardano il sistema gastrointestinale provocando gastroenterite, ma anche febbre e dolori muscolari. In casi eccezionali, in soggetti anziani o persone immunocompromesse, possono esserci conseguenze più gravi, tra cui rischio di meningite, setticemia ed encefalite. Rischi anche per le donne in gravidanza, che in caso di infezione possono rischiare l’aborto o il parto prematuro. In generale, soggetti che godono di buona salute possono anche non presentare alcun sintomo se consumano alimenti contaminati; in caso contrario è necessaria la cura antibiotica previo parere del medico.

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Giusy Patera:
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