Tecnologia

Addio parabola e decoder, presto la TV sarà su internet

La BBC rivela che il futuro della TV è su internet. Il nostro paese sarà il primo ad avviare il passaggio con le reti Sky, che sposteranno il rete la loro offerta


 

Qualche anno fa ci fu lo switch per la televisioni da analogico a digitale. Milioni di italiani dovettero acquistare decoder o televisori più moderni per adeguarsi alle nuove modalità di trasmissione, non senza innescare qualche polemica. Oggi si torna a parlare del futuro della televisione e dei modi di fruirne i contenuti grazie alle tecnologie più moderne. Secondo l’emittente inglese BBC, tra non molto la TV cambierà ancora, spostandosi su internet. A fare da apripista al “trasloco” sulla rete sarà proprio il nostro paese grazie a Sky, che, fanno sapere dalla BBC, sarà la prima a permettere ai suoi clienti di accedere all’intera programmazione online.

Addio parabola e decoder, presto la TV sarà su internet

Dopo l’Italia, in cui l’operazione è prevista nel corso del 2018, sarà la volta dell’Austria e, probabilmente dal prossimo anno, anche del Regno Unito. Il progetto mira a garantire agli utenti di godere dell’offerta completa Sky anche se non dispongono di antenna parabolica, così da poter ampliare il proprio bacino di utenza, abbassando anche il costo, ed ovviare al problema dei malfunzionamenti che talvolta possono interessare le parabole in situazioni di forte maltempo. Resta necessario, invece, il decoder e, ovviamente, la disponibilità di accesso ad una connessione veloce.

L’azienda aveva già avviato il passaggio verso una TV su internet con il lancio dei servizi di streaming online Sky Go e Now Tv. Web e televisione vanno sempre più di pari passo. Moltissime persone cercano in rete film, telefilm, o anche i programmi televisivi, poichè qui possono trovare una scelta maggiore di contenuti in grado di soddisfare i propri gusti. Già da tempo le smart TV si sono adeguate alle nuove modalità di fruizione, consentendo l’accesso a contenuti on demand tramite la rete.

Photo Credits: Pixabay

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