Tre nuovi progetti Nissan per un futuro ecosostenibile

Tre nuovi progetti Nissan per un futuro ecosostenibileTre nuovi progetti Nissan per un futuro ecosostenibile

Nissan si impegna per garantire un migliore accesso alle risorse nei paesi a rischio nel mondo: tre progetti per rilanciare produzione e diffusione di energia elettrica

Sono stati annunciati e illustrati nei dettagli durante la terza edizione dell’evento Nissan Futures 3.0 i tre nuovi progetti di ecosostenibilità che l’azienda nipponica ha intenzione di intraprendere nel campo dell’energia e della mobilità. Un occhio al futuro che Nissan ritiene necessario rivolgere alle comunità ritenute più a rischio, e l’obiettivo di sfruttare l’alimentazione delle batterie elettriche fuori dall’automobile. Questo perché, come affermato nel corso dell’evento, molte persone non hanno ancora accesso all’elettricità al giorno d’oggi, e questo non è accettabile.

Partendo dal presupposto che la crescita a dismisura della popolazione globale porterà a una sempre più difficile gestione delle risorse, Nissan ritiene che peggioreranno problemi come la qualità dell’aria, l’accesso all’energia, i cambiamenti climatici. In veste di innovatori, Nissan vuole dunque costruire un futuro in cui l’elettricità sia accessibile per tutte le popolazioni, in maniera equa e sostenibile, intervenendo nei luoghi più critici del mondo. Oggi, infatti, ancora 1,3 miliardi di persone vivono in luoghi in cui la produzione di energia è limitata e l’accesso all’elettricità un’utopia.

I tre progetti saranno lanciati in via sperimentale nel corso del 2018, per poi essere valutati durante l’anno. In caso di comprovata efficacia, Nissan deciderà come e dove implementarli su larga scala, integrandoli se lo riterrà necessario. Nello specifico, i tre progetti riguardano: “Comunità locali” (con la diffusione di veicoli elettrici), un nuovo sistema di microrete, nei paesi che sono in via di sviluppo (fonte di energia sostenibile affinché sia garantito a tutti un migliore e maggiore accesso ai servizi di base), e Partnership con organizzazioni che operano in zone particolarmente soggette a calamità naturali. Il fine sarà quello di migliorare in tutti e tre i casi la vita delle persone nella loro quotidianità, garantendo loro servizi di base.

Photo credit: Pinterest.it

Giusy Patera:
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