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Glicemia alta: come riconoscerla dai sintomi e come intervenire

Come rendersi conto se si soffre di glicemia alta o diabete da questi campanelli d’allarme e come correre ai ripari prima che sia troppo tardi

 

Secondo le ultime stime, il 4,9% della popolazione italiana è affetta da diabete di tipo 2, una incidenza che potrebbe sembrare contenuta, ma che equivale a ben tre milioni di persone. Un altro milione di individui, l’1,6% dei nostri connazionali, ne sarebbe affetto senza saperlo e 2,6 milioni di persone (4,3%) hanno difficoltà a mantenere le glicemie sotto i livelli di guardia, rischiando di sviluppare il diabete di tipo 2. In totale, si parla di circa 6,6 milioni di italiani con problemi di glicemia, con un’incidenza sulla popolazione totale del 9,2%, e si stima che nel 2030 le persone diagnosticate con diabete saranno 5 milioni.

Glicemia alta: i sintomi

Il modo migliore per tenere sotto controllo i livelli di glicemia è sottoporsi annualmente ad un check up generale attraverso le analisi del sangue, dietro prescrizione del proprio medico curante, soprattutto se si ha familiarità con casi di diabete. Ci sono, però, dei campanelli di allarme che il nostro corpo ci lancia e che dovremmo imparare a riconoscere e segnalare al nostro medico curante.

Cosa fare se si sospettano alti livelli di glicemia

La prima cosa è evitare il fai-da-te e rivolgersi al proprio medico, che prescriverà gli esami necessari ad accertare la patologia. Ciò che possiamo (e dobbiamo) fare è modificare il nostro stile alimentare. Bandite bibite zuccherate, evitare i dolci, ridurre il più possible il consumo di alcolici e limitare i carboidrati. Attenzione anche al consumo di frutta, molti tipi hanno un alto contenuto di zuccheri che potrebbe aggravare il problema.

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