Salute e benessere

Olio di palma, tra uso e abuso

Il principale uso dell’olio di palma, quello conosciuto dalla maggior parte delle persone, è di certo l’uso alimentare. L’olio di palma vegetale, pur essendo un ingrediente vegetale, ha una quantità di grassi saturi (50%) che lo fa avvicinare ai grassi di origine animale come il burro. La parte solida dell’olio di palma viene utilizzata per la creazione di torte, di pane, di merendine industriali al fine di migliorarne la struttura, il gusto e la fragranza, senza ricorrere ad oli parzialmente idrogenati. L’olio di palma viene scelto perché ha un costo nettamente inferiore, perché è insapore, e quindi non altera la gradevolezza degli alimenti, e perché, ad esempio rispetto al burro, l’olio di palma garantisce maggiore conservabilità dei prodotti, grazie alla sua maggior resistenza alla temperatura e all’irrancidimento. L’olio  di palma vegetale è usato anche in forma liquida come olio da cucina in particolare in Asia e in Africa.


 

Vi sono poi usi non alimentari dell’olio di palma, che vanno dalla realizzazione di saponi e di cosmetici al suo impiego nella creazione di biomasse per la produzione di energia rinnovabile. A causa della notevole quantità di grassi saturi di cui l’olio di palma è composto si è scatenata negli ultimi mesi una vera e propria battaglia contro la sua utilizzazione nei prodotti alimentari. La motivazione? L’olio di palma è cancerogeno, si sostiene; ancora, l’olio di palma è nocivo per la salute delle persone.

 

Come spiega Laura Rossi, ricercatrice presso il Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione di Roma e delegata italiana per il Consiglio Fao, il problema, in realtà, sta nell’utilizzo che quotidianamente facciamo dei grassi saturi in generale, quindi dell’olio di palma come del burro o dello strutto. “Che sostanze come l’olio di palma vegetale vadano consumate in modo limitato nella nostra alimentazione, perché altrimenti fanno ammalare le nostre arterie, è risaputo – sostiene la ricercatrice italiana ­– ma l’olio di palma vegetale non dovrebbe essere demonizzato in quanto tale”. Sempre secondo la dottoressa Rossi, “ciò che è correlato a un aumento del rischio cardiovascolare non è in questo caso la fonte, ovvero l’olio di palma, ma l’eccesso di grassi saturi, che andrebbero invece tenuti sotto controllo”.

 

Alcune fonti utilizzate per la realizzazione del contenuto:
www.oliodipalmasostenibile.it
nut.entecra.it
www.wired.it/scienza/medicina/2015/05/08/tutta-verita-olio-di-palma/
http://www.stradeonline.it/scienza-e-razionalita/1172-no-l-olio-di-palma-non-fa-male-alla-salute

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